La figura di Iside è una di quelle che maggiormente affascinano i ricercatori di Verità di tutte le culture: non a caso, dopo la pubblicazione del Calendario di Damanhur 2019, che riporta i volti e le storie di molte forze divine ma non della dea egizia, riceviamo spesso la richiesta di parlare anche di lei, che da parte di molti è sentita come una parte fondamentale del firmamento divino.
Iside è una delle figure oggetto di maggiore venerazione nella religione egizia. La sua è una figura nella quale sono presenti aspetti umani e aspetti divini e, soprattutto, nella quale sono rappresentati e protetti tanti diversi elementi della vita materiale e della vita spirituale.

Iside è dea della fertilità, della maternità e della magia. Il suo spirito materno viene invocato nei processi di guarigione, facendo di lei una figura taumaturgica. È sovente associata al trono, cioè al potere dl faraone, del quale è considerata la madre celeste, tanto che le sue prime manifestazioni, risalenti al secondo millennio avanti Cristo, avvenivano nella ritualità legata alle dinastie regali.
Iside è la figura che ricompone il corpo del suo sposo, Osiride, ucciso e smembrato dal fratello Seth.
Iside ridona quindi la vita a Osiride, che in virtù di questa morte attraversata e superata viene così riconosciuto come signore dell’oltretomba. Iside, che aveva aiutato Osiride nei suoi passaggi attraverso le soglie della vita e della morte, viene quindi riconosciuta come aiutatrice nel passaggio degli umani verso l’aldilà.

Il culto della Dea
Figlio di Iside e Osiride è Horus, cosa che, essendo Iside considerata madre divina del sovrano, spiega perché la figura del faraone venisse spesso sovrapposta a quella della divinità dalla testa di falco. I poteri di Iside sono grandi e si diceva che proteggessero il regno dai nemici, governassero i cieli, il mondo naturale e avessero potere sul destino. Il culto della dea si diffuse anche nel mondo greco e poi nel mondo romano. Un esempio di questa diffusione si trova non lontano da Damanhur. La città presso la quale sorge la federazione di comunità, Torino, è universalmente considerata come una città “magica”: insieme a Lione e a Praga, secondo gli esoteristi, forma il triangolo della magia bianca; il tempio religioso più famoso della città è la chiesa cattolica della Grande Madre che in realtà sorge sulle vestigia di un precedente tempio dedicato a Iside, figura evidentemente molto popolare, anticamente, anche in questa parte dell’Europa.

Una Grande Madre
Iside è fondamentalmente una “grande madre” è questo è il motivo per il quale è così presente nella cultura attuale. Da lei nascono molte cose: i nuovi uomini e le nuove donne, certamente, ma oltre a ciò in Iside si trova la saldatura tra il potere spirituale e il potere materiale, rappresentato dal potere politico. Ci guida nel passaggio dalla vita alla morte ma non solo: è signora della rinascita, cioè di tutte le fasi della vita nelle quali rifondiamo noi stessi, voltiamo pagina e rinnoviamo il nostro percorso.
Iside “c’è”, sempre, anche quando non la percepiamo.
È il simbolo di una femminilità che raccoglie in sé, realizzate entrambe, sia le prerogative femminili – lunari, medianiche, legate al passaggio da uno stato all’altro – sia quelle maschili, legate all’azione, al potere, alla materia.
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La meditazione che propone
È il simbolo di una femminilità risvegliata, attualissimo nel nostro tempo, ma ancora di più pare oggi come il simbolo dell’equilibrio interiore tra polarità femminile e polarità maschile.
Ci porta a chiederci:
come si esprimono dentro di me le due polarità? Come trovano equilibrio e si sostengono reciprocamente?
Ecco la meditazione che Iside ci propone. Forze opposte e complementari – la vita e la morte, la fertilità e l’arte funeraria, e tante altre… – convivono dentro di noi, allo stesso modo in cui convivono polarità maschile e polarità femminile. Siamo in grado di riconoscerle, educarle, alimentarle?
Iside può aiutarci nell’identificarle, nel nostro mondo interiore, e nel prendercene cura.